Indice
“La libertà è partecipazione”, cantava Giorgio Gaber.
E in queste parole si riconosce pienamente il messaggio lanciato da Benedetto Di Iacovo, Segretario Generale della Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori (CONF.I.A.L.), in occasione del 2 giugno, 79° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana.
Nel suo comunicato, Di Iacovo invita a trasformare la celebrazione della Festa della Repubblica da semplice ritualità a memoria viva e impegno concreto, per rinnovare ogni giorno il significato di libertà, democrazia e giustizia sociale.
Libertà: un’eredità da onorare con responsabilità
“Non possiamo limitarci a una celebrazione di circostanza” – scrive Di Iacovo – “ma dobbiamo riflettere sul senso autentico della libertà, conquistata con il sangue, il coraggio e il sacrificio di chi ha lottato contro oppressione e totalitarismo.”
Una libertà che, come ribadisce il segretario CONF.I.A.L., non è uno slogan, ma un principio che va alimentato ogni giorno attraverso la partecipazione, il lavoro dignitoso, l’equità e la tutela dei diritti.
In questo senso, la Repubblica è un patto sociale che vive solo se ogni cittadino si sente parte attiva, protagonista e responsabile.
La missione della CONF.I.A.L.: democrazia, giustizia e lavoro
Nel suo messaggio, Di Iacovo riafferma la visione della CONF.I.A.L. come strumento vivo di democrazia partecipativa, che non si limita alla rappresentanza formale, ma si fa portavoce delle istanze reali di milioni di lavoratori e lavoratrici che spesso restano ai margini.
“Non c’è Repubblica senza partecipazione,
non c’è progresso senza giustizia sociale,
non c’è libertà senza lavoro libero, tutelato e valorizzato.”
Parole nette, che pongono il lavoro al centro della riflessione repubblicana, in linea con l’articolo 1 della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”
Per Di Iacovo, oggi più che mai è necessario un rilancio della democrazia sostanziale, quella che passa attraverso il diritto a un lavoro sicuro, retribuito in modo giusto, regolato da contratti equi e accessibile a tutti.
È in questo spirito che la Confederazione si propone come forza attiva nel disegnare un’Italia più moderna, inclusiva e solidale.
Partecipazione come forma alta di libertà
Richiamandosi a Giorgio Gaber, Di Iacovo sottolinea che la libertà non è un concetto individualista, ma collettivo: essere liberi significa partecipare alla vita della propria comunità, contribuire al cambiamento, impegnarsi per il bene comune.
“Essere cittadini repubblicani significa essere ‘liberi come un uomo’,
protagonisti del cambiamento,
costruttori di futuro,
artigiani di una società più giusta.”
La CONF.I.A.L. rilancia così il senso autentico di cittadinanza: non solo appartenenza formale, ma responsabilità attiva.
In un momento storico segnato da disuguaglianze crescenti, precarietà diffusa e crisi della rappresentanza, il sindacato invita tutti a non essere spettatori ma protagonisti, non essere deleganti ma partecipi.
Un augurio all’Italia che lavora, lotta e costruisce
Il messaggio di Benedetto Di Iacovo si chiude con un augurio che è anche una chiamata all’azione:
🇮🇹 Auguri Italia!
Viva la Repubblica, viva la Costituzione, viva il Lavoro!
Il 2 giugno, dunque, non solo come memoria storica, ma come occasione per riaffermare i valori fondamentali su cui si fonda la Repubblica: partecipazione, uguaglianza, dignità, solidarietà.
E soprattutto lavoro, inteso come strumento di libertà, giustizia e sviluppo per tutti.