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Ponte sullo stretto
Roma, ottobre 2025 –
Il Segretario Generale della CONF.I.A.L. Nazionale, Benedetto Di Iacovo, rilancia con forza il tema del Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo “la più importante infrastruttura del secolo” e la chiave di svolta per la crescita del Mezzogiorno e dell’intera Italia.
Un impegno che parte da lontano
«Seguo e studio il progetto del Ponte sullo Stretto da oltre trent’anni – spiega Di Iacovo – da quando, nel 1991, da segretario generale della UIL di Reggio Calabria, ho creduto che questa sfida potesse cambiare il destino economico e sociale del Sud».
Da allora il suo percorso è sempre stato legato alla visione di uno sviluppo reale del territorio.
Negli anni Novanta promosse il Patto d’Aria che rese possibile la nascita del Porto di Gioia Tauro, aprendo una stagione di investimenti nel settore logistico e dei trasporti.
Nel 1993 fondò la Consulta per il Ponte, insieme al prof. Maurizio Ballistreri, per rafforzare la cooperazione tra Calabria e Sicilia e costruire una prospettiva condivisa di sviluppo.
Un’opera simbolo di futuro
Per la Confial, il Ponte sullo Stretto di Messina non è solo un’infrastruttura: è un progetto strategico di lungo periodo capace di trasformare la mobilità, creare occupazione stabile e attrarre investimenti.
Il Ponte, secondo Di Iacovo, rappresenta “una città policentrica da 600.000 abitanti, un sistema integrato di trasporti, ricerca e innovazione, che renderà l’area dello Stretto un polo europeo di connessione e progresso”.
La posizione della CONF.I.A.L.
La Confederazione prende atto della recente decisione della Corte dei Conti, che ha sollevato osservazioni sulla delibera CIPESS, ma chiede al Governo di fornire risposte rapide e di evitare ulteriori rinvii.
«Il Ponte non può essere ostaggio di burocrazia o incertezze – dichiara Di Iacovo –. È un’opera strategica che darà lavoro, sviluppo e coesione territoriale a tutto il Mezzogiorno».
I punti chiave della proposta CONF.I.A.L.
- Creare un hub infrastrutturale europeo tra Calabria e Sicilia, connesso alle reti TEN-T.
- Sviluppare una rete ferroviaria metropolitana integrata nell’area dello Stretto.
- Promuovere un modello urbano sostenibile, con università, logistica e innovazione tecnologica.
- Garantire partecipazione, trasparenza e tempi certi nella realizzazione del progetto.
Il valore sociale ed economico del Ponte
Per la Confial Nazionale, l’opera rappresenta un’occasione unica per:
- valorizzare il lavoro e le professionalità locali;
- stimolare le filiere produttive del Mezzogiorno;
- favorire l’inclusione territoriale e la mobilità sostenibile;
- attrarre investimenti europei e internazionali.
«Il Ponte sullo Stretto è un investimento nel futuro – afferma Di Iacovo –.
Cambierà la geografia del Sud e il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, creando occupazione e rilanciando il nostro sistema produttivo».
Un appello alla responsabilità istituzionale
La CONF.I.A.L. invita Governo, Parlamento, Regioni e parti sociali a un confronto serio e partecipato:
«Serve visione, coraggio e coesione – sottolinea Di Iacovo –.
Non possiamo permettere che il Ponte diventi l’ennesima occasione perduta.
È tempo di costruire insieme, con responsabilità e concretezza».

