Nel cuore di ogni vera rappresentanza c’è un valore che precede ogni azione sindacale: la formazione. Non è uno slogan, ma una necessità. La CONF.I.A.L. – Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori – lo afferma con decisione: senza conoscenza non c’è tutela, senza formazione non c’è rappresentanza vera.
È da questa consapevolezza che nasce l’impegno della CONF.I.A.L. per costruire una classe dirigente preparata, consapevole e capace di affrontare la complessità del mondo del lavoro pubblico e privato, oggi più che mai segnato da cambiamenti normativi, contrattuali e tecnologici.
Conoscere per tutelare: la missione di un sindacato moderno
Essere rappresentanti sindacali oggi non significa solo essere eletti: significa sapere come agire fin dal primo giorno.
Significa conoscere:
- i diritti sindacali e le tutele previste dai contratti;
- i meccanismi della contrattazione e della normativa del lavoro;
- le dinamiche dei territori, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.
Ma soprattutto, significa avere una visione del cambiamento.
Perché il lavoro cambia, e chi rappresenta i lavoratori deve saper leggere i nuovi processi e i nuovi bisogni.
I primi 100 giorni: il tempo in cui si costruisce credibilità
Per questo la CONF.I.A.L. ha sviluppato un manuale operativo e un percorso di accompagnamento pensato proprio per i primi 100 giorni delle RSU e dei quadri appena nominati.
È in questo tempo cruciale che si gioca:
- la fiducia dei lavoratori;
- la credibilità di chi rappresenta;
- la possibilità concreta di incidere nei luoghi di lavoro.
Formare per rappresentare significa rendere ogni nuovo delegato un vero punto di riferimento. Non un burocrate, ma un costruttore di futuro.
Competenze al centro: giuridiche, relazionali, contrattuali
La formazione CONF.I.A.L. non è accademica o teorica.
È operativa, concreta, accessibile e continua.
Riguarda:
- le competenze giuridiche (leggi, statuto dei lavoratori, CCNL);
- le competenze relazionali e comunicative (ascolto, negoziazione, mediazione);
- le competenze contrattuali (lettura delle clausole, interpretazione, contrattazione decentrata);
- e soprattutto, una visione etica e sociale del lavoro come strumento di dignità e partecipazione.
Una bussola per orientarsi. Una voce per farsi ascoltare.
Nel messaggio del Segretario Generale Benedetto Di Iacovo, alla base della strategia formativa CONF.I.A.L. c’è un’idea chiara:
“Questo strumento è una bussola. Non sostituisce l’esperienza, ma la prepara. Non è solo una guida tecnica, è una chiamata alla responsabilità e alla crescita personale.”
Una visione che mira a superare il sindacato autoreferenziale, e a costruire un’organizzazione fatta di persone preparate, presenti, riconosciute come risorse e non come comparse.
Solo chi conosce può cambiare
La formazione non è un dettaglio. È il primo vero atto di tutela che un sindacato può garantire.
E per la CONF.I.A.L., rappresentare significa prendersi cura, ascoltare, agire con competenza.
Solo così si costruisce una rappresentanza reale, inclusiva, efficace.
Solo così si diventa — ogni giorno — costruttori di futuro.